Le Antichità Picene di Numana e Sirolo nell’Italia pre e post-unitaria (1847-1891)
Dal bando della mostra:
Antico e profondo è il legame che Ancona e le Marche hanno con l’Italia.
Se nel 115 d.C., nell’iscrizione posta sull’attico dell’arco di Traiano ad Ancona (CIL IX, 5894) il Senato e il popolo di Roma, ringraziando l’imperatore per i suoi interventi, definiscono Ancona “accesso all’Italia” (accessum Italiae), non meraviglia che, dopo i fatti di Castelfidardo, nel plebiscito svoltosi nei giorni 4 e 5 novembre 1860, Ancona e le Marche abbiano esultato per l’annessione al Regno d’Italia. Per i provvedimenti adottati da subito dopo l’annessione, anche le antichità restituite dalle Marche rivestono un ruolo di primaria importanza: dopo che per secoli si era scritto “Umana” e “Humana”, l’antico abitato di Numana ha ripreso il suo originario nome che corrisponde perfettamente al poleonimo delle fonti scritte, sia latine che greche. Con l’Unità d’Italia, Numana oltre al suo nome si è riappropriata della propria identità, con la conoscenza delle sue ricche antichità condivise con la attigua Sirolo e la vicina Camerano. Tali antichità, non più scambiate per etrusche e disperse dal mercato antiquario presso privati e musei italiani ed esteri, rimangono sul territorio a testimoniare l’identità picena delle popolazioni locali.
Archeologia, in modo particolare la paletnologia, e Amor di Patria sono un binomio che caratterizza quest’epoca in modo del tutto particolare e che oggi dovrebbe far riflettere. Profondo è il nesso tra il “restituirsi ad unità” della Patria e la ricerca delle sue radici prime e del suo glorioso passato nelle inevitabili varianti locali.
E’ dunque nel tentativo di rievocare e soprattutto di rafforzare questa spinta a conoscere le proprie origini e la propria cultura, non per differenziare e dividere, ma per offrire un contributo all’identità dell’intero popolo italiano, che l’Antiquarium Statale di Numana aderisce alle iniziative del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con la mostra di immagini: Le Antichità Picene di Numana e Sirolo nell’Italia pre e post-unitaria (1847-1891) che verrà inaugurata il 16 marzo prossimo con apertura prolungata dell’Antiquarium sino alle 23.00, in concomitanza con le iniziative previste dal Comune di Numana nell’ambito di Numan’Italia.
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